In fin dei conti è “solo” un pioppo
Il nome latino del genere Populus significa Popolo.
Secondo alcuni autori questo termine ricorda le fitte formazioni che questi alberi tendono a costituire, come un "popolo" lungo le rive dei fiumi. Secondo altri il nome deriva dal fatto che la sua chioma, mossa anche da una minima brezza, produce un brusio continuo che ricorda quello della folla.
Per la mitologia greca Leuke, una meravigliosa ninfa, per sfuggire ad Ade che si era innamorato di lei e la voleva per sé, si trasformò in un albero. Ade stesso, Signore degli Inferi portò questo albero nel suo mondo e lo pose vicino alla magica fonte Mnemosine, ovvero la Fonte della Memoria, la cui acqua poteva far accedere i degni defunti all’immortalità.
Si racconta che Ercole, portata a termina la dodicesima fatica (la cattura del cane infernale Cerbero), intrecciò una corona con le fronde di quell'albero e sulla strada del ritorno dagli Inferi se ne cinse la testa. Il fumo delle fiamme infernali tinse la pagina superiore di un colore cupo, mentre la pagina inferiore che aderiva alla fronte di Ercole divenne bianco-argento a causa del sudore della sua fronte. Ecco come nacque il pioppo bianco.